Informazioni sul metodoOtoterapia con candele


Definizione

L’ototerapia con candele prevede il posizionamento di speciali candele sul condotto uditivo esterno oppure su diversi punti del corpo per poi accenderle e rimuovere cerume e particelle di polvere dal condotto uditivo.

Origine

L’uso delle candele per orecchie ha una lunga tradizione in molte culture, ma la sua origine rimane tuttora incerta. Si pensa che i vari trattamenti con candele per orecchie oggi praticati in tutto il mondo, provengano tanto dagli indigeni dell’Asia quanto dalle popolazioni native indiane dell’America meridionale e settentrionale. Molte candele auricolari sono offerte con l'indicazione che la loro preparazione e applicazione si basa sulle tradizioni degli indiani Hopi nordamericani. Nel 1995, uno dei presidenti del Consiglio tribale degli Hopi, Wayne Taylor Jr., ha sottolineato che la tribù Hopi non usava tali candele e che le candele per le orecchie non avevano nulla a che fare con la cultura Hopi.

Fondamenti

Le candele per orecchie hanno la forma di cilindri cavi, con una lunghezza compresa tra i 20 e i 30 cm. Sono realizzate in stoffe di cotone o lino imbevute di varie essenze. La combustione di una candela per orecchie è suddivisa in tre fasi: la prima fase è caratterizzata dalla comparsa di una depressione, durante la quale la colonna d’aria all’interno della candela inizia a vibrare, massaggiando la membrana del timpano. Successivamente, durante la fase del calore, l’orecchio è interessato da una piacevole sensazione termica. Vengono stimolate la circolazione sanguigna e le autodifese del corpo stesso. Nella terza fase, l’orecchio è interessato da una sovrappressione: i pori otturati si aprono, la respirazione cutanea migliora e le tossine e le secrezioni vengono trasportate all’interno della candela. In tutte e tre le fasi vengono regolate anche le condizioni di pressione nella testa, il che dovrebbe portare a un migliore coordinamento tra le due metà del cervello.

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